Oro Usato, Facciamo Chiarezza!

vendere oro usatoQualcuno lo chiama oro usato, altri, invece, oro lavorato. La sostanza, però, è sempre la stessa: l’oro non è tutto uguale.
Lavorato o usato che sia, infatti, l’oro che rientra sotto questa definizione è diverso dall’oro puro che si trova in natura e sul quale si basa il prezzo internazionale a cui tutti guardano.

Vediamo meglio nel dettaglio: quando si parla di oro in purezza, s’intende un metallo il cui titolo è di 999,9 millesimi o 24 carati. Questo tipo di oro si trova unicamente sotto forma di lingotti, pagliuzze o pepite e, come detto, è quello su cui si basano le quotazioni della borsa, stabilite, due volte al giorno, nel cosiddetto fixing che, storicamente, si tiene nella città di Londra.
L’oro puro, però, ha delle caratteristiche fisiche e meccaniche tali da non poter essere utilizzato, così com’è, per realizzare dei gioielli o altri oggetti. La sua estrema malleabilità, infatti, lo rende instabile se non viene legato ad altri elementi che lo rafforzino. Ecco, dunque, perché l’oro che più facilmente si può trovare nelle case di tutti è quello lavorato, presente nei gioielli, negli orologi, nelle spille, i bracciali, le monete, ma anche nelle parti di alcune componenti tecnologici e nelle leghe dentali utilizzate in odontoiatria.

Da queste premesse si può facilmente evincere come, per determinare il reale valore di un oggetto, non sia del tutto esatto fare riferimento al prezzo dell’oro puro, ma bisogna rapportarlo alla quantità di oro presente nell’oggetto che si vuole valutare e considerare anche la natura degli altri metalli con i quali l’oro è legato. 
I carati (o i millesimi) già citati in precedenza, sono l’unità di misura di riferimento per quanto riguarda l’oro: maggiore è il loro numero, più quantità di oro è presente nell’oggetto. In Italia, per fare un esempio dei più conosciuti, in gioielleria viene utilizzato principalmente l’oro a 18 carati: fatte 24 la parti totali di cui è composto il gioiello, 18 di queste sono in oro, le altre, invece, sono formate da altri elementi. Trasformando i carati in millesimi, un gioiello con queste caratteristiche sarà formato da 750 parti di oro su mille.

Per avere un’idea precisa del prezzo oro usato, la cosa più comoda e veloce è rivolgersi ai siti internet di alcuni dei brand più noti di compro oro. Questi, hanno un servizio di quotazione on line immediato e semplice da usare a cui tutto possono avere accesso. Si tratta di un piccolo form nel quale si devono inserire i dati corrispondenti ai carati dell’oggetto che si vuole valutare e il suo peso in grammi. Automaticamente, il sistema calcolerà il valore dell’oggetto, considerando i parametri inseriti e il valore di riferimento dell’oro puro del momento in cui si effettua la valutazione. Una volta ottenuta la propria quotazione, si può procedere al blocco del prezzo: in pratica, l’utente, se ritiene che il valore sia soddisfacente, “congela” la quotazione ottenuta on line. Da quel momento, ha a disposizione un arco di tempo generalmente di 24 ore entro il quale recarsi presso un punto vendita del brand sul cui sito si è effettuato il preventivo e avere la garanzia di vedersi riconosciuta esattamente la quotazione bloccata on line. Questo, indipendentemente da eventuali variazioni che ci possono essere state nel frattempo sul mercato.

Di contro, se, dopo aver effettuato il blocco del prezzo, si cambiasse idea e si decidesse di non vendere più il proprio oggetto, basterà far scadere le 24 ore e il discorso sarà chiuso. Sarà possibile, quindi, eseguire una nuova valutazione e verificare se, nel frattempo, le quotazioni dell’oro siano salite e si possa ricavare qualcosa di più dalla vendita dei propri preziosi.
Per chi si avvicina per la prima volta alla vendita di oggetti in oro, è bene sapere che, una volta in negozio, chi compra oro usato è tenuto a rispettare determinate procedure. Per esempio, è bene esigere che la ripesatura dell’oggetto avvenga sotto lo sguardo del venditore, così da verificare la regolarità dell’operazione. Ogni operazione effettuata, inoltre, deve essere registrata dal negozio di compro oro su un apposito registro che tutti i punti vendita devono avere.
Per i pagamenti, invece, si tenga conto che, nel rispetto delle norme antiriciclaggio, non è possibile effettuare pagamenti in contanti superiori ai mille euro. Al di sopra di questa cifra, la somma verrà corrisposta attraverso assegno o bonifico bancario.