Mercato Oro e Argento come funziona?

saggio-oro-e-argento-2La nuova disciplina del mercato dei metalli preziosi è in corso di definizione e, una volta avviato l’iter legislativo, potrebbe diventare rapidamente la legge specifica che regola tutte le attività dei compro oro e dei banco metalli. La stesura è affidata alla Banca centrale e alla segreteria all’Industria. Innanzitutto bisogna distinguere tra oro usato 18 carati e oro da investimento 24 carati: i compro oro, ad esempio, possono trattare soltanto prodotti finiti. Nella maggior parte dei casi si tratta di oro usato sotto forma di gioielli e oggetti di oreficeria o argenteria, in quanto l’autorizzazione alla compravendita di metallo puro è subordinata ai possesso di determinati requisiti. Questi esercizi commerciali commerciano e acquistano metalli preziosi usati, che possono anche avere alcune pietre preziose incastonate. Questi oggetti e gioielli non possono essere rivenduti ai privati ma devono essere ceduti a fonderie e aziende specializzate nel recupero di oro e metalli pregiati come rottami d’oro o materiale destinato alla fusione. Di conseguenza i compro oro non possono acquistare oro usato, fonderlo per conto terzi o per proprio conto e rivendere il prodotto finito, ma devono alienare i beni acquistati a un’altra realtà commerciale. Ciò vale anche nel caso di negozi affiliati in franchising a grandi brand è la casa madre a occuparsi del ritiro del metallo.

I compro oro devono svolgere per legge alcune operazioni per garantire la legalità e il buon esito della transazione commerciale. Innanzitutto l’esercente o il commesso deve identificare il cliente visionando la carta d’identità oppure un altro documento di riconoscimento in corso di validità. Bisogna controllare non solo i dati ma anche la maggiore età del venditore, perché soltanto i maggiorenni possono vendere l’oro usato. Successivamente si compila con attenzione e precisione il registro delle operazioni giornaliere, indicando il nome del privato che aliena gli oggetti, il peso dell’oro usato, la somma corrisposta e la descrizione dei singoli pezzi. Gli oggetti preziosi vanno tenuti in fermo cautelare per un periodo di dieci giorni, così da permettere alle autorità giudiziarie di poter svolgere i controlli del caso.
I compro oro non possono detenere, acquistare e vendere preziosi privi del marchio di identificazione e devono rispettare quanto previsto dalla legge antiriciclaggio: ad esempio non possono corrispondere in contanti somme superiori ai 2.000 euro e segnalando alle autorità competenti operazioni sospette. Non si può vendere oro usato online, svolgere l’attività di banco dei pegni oppure applicare il regime IVA differente da quello del cosiddetto margine.
Per poter trattare oro da investimento l’esercizio commerciale deve essere iscritto alla lista degli operatori professionali in oro. In questo modo si può acquistare e vendere, per conto proprio o di terzi, in via professionale oggetti d’oro equivalenti al metallo puro. Si tratta di lingotti o placchette con una percentuale di metallo puro contenuta di almeno 99,5% e con un peso di oltre un grammo. Inoltre si possono trattare le monete d’oro coniate dopo il 1800, con un contenuto di almeno il 90% di oro puro e che hanno corso legale nel Paese di emissione. Si tratta di pezzi che fanno parte dell’elenco predisposto ogni anno dalla Commissione delle Comunità europee e il cui prezzo di vendita non supera l’80% del valore del metallo prezioso contenuto sul mercato aureo. Infine gli operatori professionali in oro possono acquistare e vendere oro a uso industriale di qualunque forma e purezza e semilavorati con un titolo di almeno 325 millesimi.
Per ottenere questa abilitazione gli esercizi commerciali devono presentare domanda in tal senso alla Banca d’Italia e devono soddisfare alcuni requisiti stringenti. Per ottenere la maggiore quotazione è necessario comparare le varie proposte dei diversi esercizi commerciali. Si consiglia di visionare i vari siti web aziendali, magari rivolgendosi al servizio blocco prezzo online per proteggere la transazione da improvvisi ribassi.

Caratteristiche dei metalli preziosi

metalli preziosiGioielli! Dall’inizio dei tempi, croce e delizia dell’umanità. Anelli, collane, orecchini e braccialetti, abbelliscono da sempre le mani, i polsi, le orecchie o il collo di personaggi più o meno conosciuti.

In effetti, specialmente nel passato, solo i più abbienti potevano permettersi di acquistare un gioiello. Per realizzarli, ieri come oggi, si usano metalli preziosi il cui costo aumenta di pari passo con la rarità.

Non considerando i metalli rari come il rutenio e l’iridio, si può dire che tutti gli altri vengono utilizzati in gioielleria. In effetti non sono molti: argento, oro, platino e in minor misura il rodio, il palladio ed il rutenio.

L’argento è fra i metalli rari il meno prezioso perché di più facile reperibilità. La scoperta di nuove miniere del bianco metallo in America Latina e la demonetizzazione avvenute a cavallo fra il XVIII ed il XIX secolo hanno avuto come conseguenza un pesante abbassamento del suo valore La produzione è di circa venti volte superiore a quella dell’oro. Comunque ha l’onore di avere dato il nome ad una nazione, l’Argentina, e a un fiume: il Rio della Plata.

L’argento, così come gli altri metalli preziosi, è duttile, e ciò significa che deve essere lavorato in lega con altri metalli. Molto usato in una particolare branca dell’oreficeria che si occupa della produzione di cornici, posate e simili: l’argenteria. Solitamente il metallo usato chiamato Sterling Silver, ha titolo 925. I gioielli invece, di norma hanno titolo 800. Ciò significa essere in presenza di una lega dove 800 parti su 1000 sono di argento puro. Garantisce questa quantità il punzone impresso sull’oggetto stesso, riportante la cifra indicata. I lingotti, che si possono acquistare anche per investimento, hanno titolo 999/1000. In passato, come accennato, l’argento veniva usato per coniare monete. Al valore numismatico, chi acquista un pezzo d’argento come per esempio il classico dollaro, deve sommare il valore intrinseco.

L’oro è il metallo prezioso per eccellenza. Di colore giallo, si trova in natura sia sotto forma di pepite che di pagliuzze. Gli anelli, bombati o meno, che si scambiano gli sposi sull’altare sono sempre di oro giallo. Come risaputo, anche l’oro, a causa della sua malleabilità, viene usato in lega con altri metalli. Qui la fantasia dell’uomo ha dato il meglio ed ha creato leghe sempre diverse e bellissime. Con una percentuale del 75% di oro giallo, unito a un 5% di argento e un 20% di rame si ottiene oro di colore rosa. Molto apprezzato dalle signore, per quell’eleganza soffusa che distingue i gioielli così creati. I classici colori dell’oro, giallo e bianco, si hanno variando le percentuali dei metalli uniti. Ma in commercio si può trovare oro di tutti i colori: blu, verde e anche rosso. La scelta di una tonalità piuttosto che di un’altra dipende molto dal gusto dell’acquirente. Ogni gioiello in oro possiede anche valore come investimento. In effetti chi vuole solamente impiegare in maniera proficua una cifra, più o meno alta, tenderà ad acquistare lingotti o monete di oro puro. L’unità di misura per l’oro è il carato, che ha come simbolo Kt. La purezza si ha in presenza di 24 carati. I monili sono quasi tutti forgiati con oro a 18 carati. Anche in questo caso, un punzone, obbligatorio per legge, definirà la percentuale di oro presente nell’oggetto acquistato.

Sia i marchi che i punzoni seguono delle regole ben precise, che variano da Paese a Paese, e nel corso del tempo. Leggi specifiche ne determinano la forma, la grandezza, e quali numeri e/o lettere possono essere inserite. Ogni artigiano ha il suo, registrato presso la Camera di Commercio di competenza.

Il metallo prezioso più costoso è il platino. Bianco, simile all’argento, dal quale ha preso il nome. Il significato della parola è: piccolo argento, quasi algido. Si riconosce in gioielli dall’eleganza raffinata e quasi eterea.

Una curiosità: una barra di platino-iridio ha rappresentato il metro campione conservato presso il Bureau International des Poids et Mesures in Francia, a Sevres. Così come il chilogrammo campione è un cilindro sempre di platino.

I metalli preziosi, specialmente per chi intende acquistarli per investimento, presentano una caratteristica interessante: non vengono intaccati dagli acidi. Di conseguenza il loro valore rimane inalterato nel tempo.