Il Corallo È Ancora Di Moda?

gioielli coralloPer quanto possa sembrare strano, i coralli sono microrganismi di origine animale. 
Questi colonizzatori sono minuscoli polipi che producono carbonato di calcio e organizzano la loro vita strutturandosi in piccoli e medi agglomerati o, più raramente, in estese barriere.
Le numerose varietà di coralli si racchiudono essenzialmente in 3 specie
– coralli a polipo piccolo (o SPS);
– coralli a polipo lungo (o LPS);
– coralli molli.

I primi hanno dimensioni molto ridotte e posseggono uno scheletro di natura calcarea. 
Si nutrono prevalentemente di un’alga che svolge una funzione simile a quella della fotosintesi clorofilliana: i coralli beneficiano della luce e dell’ossigeno rilasciati dalle zooxantelle che, a loro volta, traggono nutrimento dagli elementi di scarto espulsi dai coralli.
Anche i coralli a polipo lungo sono dotati di scheletro calcareo e classificati come “coralli duri” ma, a differenza di quelli a polipo piccolo, sono più agguerriti e competitivi.
Infatti oltre ad avere uno sviluppo e una crescita più veloci, questi coralli sanno difendersi molto bene dagli attacchi dei loro nemici, grazie a sostanze urticanti che espellono ogni qual volta si sentono minacciati.
La loro peculiarità risiede nei tentacoli che possono arrivare a misurare anche più di 10 centimetri di lunghezza.

I coralli cosi detti molli, sono considerati una sottospecie della famiglia degli ottocoralli perché sono polipi con 8 tentacoli. Non possedendo uno scheletro duro, hanno un aspetto gelatinoso particolare che non deve trarre in inganno perché sono tutt’altro che fragili.
Da sempre ai coralli sono state attribuite virtù terapeutiche tanto che, presso alcune antiche civiltà orientali, la polvere di corallo veniva utilizzata in caso di problemi legati alla circolazione o anche come anti depressivo.
Così come in occidente il corallo è sempre stato considerato un portafortuna: si credeva, infatti, che gli amuleti di corallo allontanassero l’invidia e la negatività e aumentasse il tasso di fertilità. 

Facendo un tuffo nel passato si può scoprire che, a causa delle sue origini misteriose, per molti secoli il corallo è stato al centro di numerose dispute.
Nel 1600, infatti, quando l’alchimista napoletano Filippo Finella affermò che il corallo non era una pianta strana ma un animale, nessuno gli credette e fu schernito pubblicamente.
Stessa sorte toccò più tardi, nel 1723, al medico francese Jean Antonie Peyssonel il quale, riprendendo il pensiero di Finella, ribadì che il corallo non era un vegetale. 
Anche in questo caso, la sua buona reputazione fu compromessa per sempre e la comunità scientifica lo accusò di essere pazzo.
Intanto alcune città italiane come Torre del Greco, Trapani, Genova e Livorno, dedite alla lavorazione e al commercio dei coralli, erano diventate talmente attive che iniziarono ad esportarlo anche in terre allora lontanissime come l’India e l’ Estremo Oriente.
Solo dopo il XVIII° secolo i coralli dal Mediterraneo si spostarono nelle acque più fredde dell’ Atlantico e cominciarono a diffondersi anche nel Mar di Giappone.
Oggi, il progressivo inquinamento del mare dovuto sopratutto agli scarichi industriali e la pesca a strascico praticata dall’uomo in maniera indiscriminata, ha ridotto notevolmente la disponibilità del corallo tanto che le floride barriere di un tempo si stanno riducendo sempre più a banchi scarsamente popolati.
Quest’impoverimento ha spinto molti pescatori a diventare “allevatori di coralli”, un pò come è successo per le perle.
In appositi acquari si creano le condizioni favorevoli per la loro crescita e per la riproduzione: la giusta temperatura dell’acqua, la luce e il nutrimento sono necessari per l’ottima riuscita della coltura.
Tuttavia esistono ancora delle naturali oasi felici, dove i coralli crescono e proliferano come accadeva centinaia di anni fa.

Oltre al corallo nostrano, la cui qualità resta una delle migliori al mondo, molti esperti sostengono che quelli più pregiati si trovano presso le barriere coralline del Mar Rosso, nei fondali delle Isole Seychelles e delle Maldive.
Anche in Indonesia, nelle acque limpide e pulite di Raja Ampat esistono alcune specie molto belle ma meno conosciute, che fanno parte dell’ecosistema del così detto “Triangolo dei Coralli”, paradiso di spugne e stelle marine.
Le varietà più pregiate sono il “Corallo di Sciacca” dal tipico colore arancione, il “Moro” dal caratteristico rosso scuro e il corallo detto “Pelle d’angelo” tendente al rosa chiaro.
Incuranti del tempo che passa, questi bellissimi colonizzatori non hanno mai perso il loro fascino e sono tornati prepotentemente di moda tanto da essere molto richiesti da tutti gli amanti dell’alta gioielleria.
I tempi cambiano e anche il design dei coralli si allinea con le mode del momento.
Le originali rivisitazioni dei maestri orafi, infatti, lo hanno consacrato oggetto del desiderio di milioni di donne che amano indossare monili di coralli dallo stile unico e raffinato dove si fondono sapientemente tradizione e innovazione.
Sono tornati in auge i classici orecchini a boccola e i bracciali di perle multifilo con coralli rosa, molto indicati per donne moderne, di classe o in carriera. 
Tra le giovanissime, invece, stanno spopolando le collane di corallo intervallati da piccoli diamanti e i bracciali composti da fiori di corallo, pezzi unici estremamente delicati. 
Molto richiesti anche gli anelli di corallo su montature in oro bianco e platino, perfetti per un regalo importante che non si deprezza nel tempo.
Originali e fashion le ultime creazioni dedicate all’uomo contemporaneo, consapevole del suo fascino: gemelli da polso in oro e coralli e fermacravatte con cammei lavorati a mano, molto belli anche nella versione “personalizzata” con le iniziali incise.